Descrizione
Il matriarcato in Cina. Madri, Regine, Dee e Sciamane
Vi è una notevole somiglianza tra gli aspetti della cultura dell’antica Cina e la civiltà della Dea caratterizzata da Gimbutas in Occidente.
Le antiche opere storiche cinesi parlano di un’epoca in cui “la gente conosceva la madre ma non il padre” e in cui i mariti risiedevano presso la famiglia della moglie.
L’archeologia fornisce anche prove che indicano l’esistenza di un matriarcato cinese primitivo. Da un lato, sono state scoperte numerose statuette di dee provenienti da antiche comunità neolitiche, dall’altro, lo studio di queste comunità parla di una parità dei sessi o di una maggiore importanza delle donne.
L’eco del culto della Grande Madre risuona anche nella filosofia, nella mitologia e nella religione dell’antica Cina. La sua presenza è particolarmente evidente del Taoismo, per alcuni la filosofia della società matriarcale sorta tra le tribù meridionali, la cui opera principale, il Daodejing, è un inno alla Dea madre.
Le dee sono anche le antenate dei clan dominanti, le divinità della nascita, della riproduzione e della sessualità, della malattia e della morte, le dominatrici dei fenomeni naturali, come la terra, il sole e la luna, le stelle principali, il vento, il tuono.
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