Descrizione
“Come successore della cultura di Shaolin, la mia missione è lavorare indefessamente per perpetrare ciò che i nostri predecessori ci hanno lasciato e trasmettere il lignaggio cinese di Ch’an di generazione in generazione. Ammetto di essere un conservatore convinto, perché ritengo che la tradizione contenga la saggezza che può creativamente rispondere ai problemi realistici degli individui, della società e della natura”.
Queste le parole dell’autore Shi Yongxin, un monaco buddhista che ha trascorso la sua vita nel tempio di Shaolin dedicandosi alla pratica delle arti marziali. Il suo cammino comincia da piccolo, quando, nei noiosi giorni invernali o quando i contadini aspettavano inerti il ritirarsi delle acque straripate dal fiume, trascorreva il tempo insieme agli altri compagni di un piccolo viaggio rurale nel nord dell’Anhui ascoltando i racconti dei cantastorie. Da questi sentì parlare per la prima volta della vita dei monaci e cominciò a chiedersi se anche lui avrebbe potuto prendere i voti e trascorre la vita “come le nuvole e la nebbia”, come gli immortali descritti dai cantastorie. A 17 anni Shi Yongxin, contro il volere della famiglia, entrò nel tempio di Shaolin e si fece monaco. Non abbandonò più questa strada e oggi considera Shaolin come la sua vera casa. Il libro racconta la sua crescita spirituale nella pratica del Kungfu e descrive la cultura di Shaolin, la sua tradizione, la sua evoluzione e la sua diffusione nel mondo a partire dal periodo immediatamente successivo alla Rivoluzione Culturale fino ai giorni nostri.
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